NON SOLO CRITICA

Contro l’obsolescenza accelerata del nostro sistema di pensiero

IN QUESTO BLOG

Riflessioni e ricerche sui temi:

  • Cambiamento climatico
  • Giustizia climatica
  • Estratti di articoli e recensioni di libri sullo stesso tema.

Informazioni, dati e argomenti per contrastare il negazionismo climatico, il greenwashing di molte aziende, multinazionali, banche (che stanno ancora finanziando l’estrazione di combustibili fossili), ma soprattutto per denunciare gli improbabili progetti tecnologici di geoingegneria solare e oceanica di dubbia fattibilità che inducono in false speranze. Per denunciare anche molti media che facendo finta di crederci, fanno da cassa di risonanza a queste proposte irrealistiche, senza riuscire per insipienza, non dico una critica scientifica, ma neanche ad elaborare un’analisi fattuale. Le grandi corporations e i governi ad esse collegati si riparano poi dietro un’amata di negazionisti, climatoscettici, loro alleati di fatto, ma anche di inconsapevoli cittadini, spaventati o rassegnati, riuniti dalla speranza di mirabolanti soluzioni. Per smentire il sentimento di un catrastrofismo ineluttabile che produce disillusione, disimpegno di molti e anche disperazione.

Senza dimenticare che una publicistica climatoscettica

ci chiede di scegliere tra la fine del mese e la fine del mondo,

condannado le generazioni future.

Invece di finanziare la transizione climatica con tecnologie esistenti, spingere per trasferire le risorse finanziarie sulle rinnovabili per operare la decarbonizzazione dell’energia, invece di sostenere le comunitá energetiche, il risparmio energetico, il riciclo, l’economia locale, ci illudono con progetti di impianti di fusione nucleare, quando la tecnologia é ancora confinata a modestissimi risultati di laboratorio. Ma di decennio in decennio viene propagandata come la soluzione miracolosa a TUTTI i problemi. É una ragionevole speranza ma i fisici e gli scienziati seri, non prevedono un impianto produttivo a livello MW, prima del 2050. Prevedono…

Le emissioni dei gas serra aumentano sensibilmnte, provocando il riscaldamento del pianeta con le conseguenze climatiche che ormai sono un evidenza agli occhi di tutti. Il IPCC indica il 2030 come il punto di non ritorno, se non si riducono le emissioni di Gas Serra di almeno 5% / anno. Sembra fattibile ma per il momento le politiche ambientali non sono all’altezza.

Se non si trasmette la conoscenza, se non si condividono analisi, proposte, se non si coagulano le forze democratiche, ambientaliste fino a formare una massa critica che possa incidere sulle decisioni dei politici

“il rischio è che un limitato gruppo di nazioni potenti decida le soluzioni per tutti”.

INVITIAMO i lettori a commentare e a contribuire con le proprie riflessioni

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